Altro incontro istituzionale per il Comitato

Nella piovosa mattinata di martedì 8 ottobre Rocco Della Corte e Giuseppe Verga, in forza al direttivo del Comitato, hanno avuto un ulteriore incontro istituzionale a Palazzo Madama (Senato). Ancora una volta si è deciso, per evitare strumentalizzazioni e proclami dell'ultim'ora, di lavorare in silenzio..

Quello che il Comitato ha richiesto ufficialmente al proprio interlocutore è stato riassunto in un promemoria (che si riporta integralmente) di tre punti consegnato all'attenzione degli organi competenti. Si è sottolineato come occorra "vigilare sui costi della valutazione parametrica – in parziale sostituzione dello studio di fattibilità – promossa da RFI e dall’AD di FS ITALIANE Mauro Moretti riguardo al ripristino della Sicignano-Lagonegro. Nel 1999 uno studio di fattibilità curato da ingegneri ferroviari e prodotto dalle FS fissava le cifre per la riattivazione in 100 milioni di lire (51,6 milioni di euro). Nonostante non ci siano state catastrofi naturali e le infrastrutture si siano conservate in maniera discreta, nel 2007 la Regione Campania ha pubblicato uno studio che fissava in 365-400 milioni di euro gli interventi necessari per il ripristino. E’ evidente che qualcuno ha barato, qualcuno ha detto il falso, creando delle cifre ad arte gonfiate al fine di non far riaprire la linea. E’ necessario, pertanto, che ciò non si ripeta e la valutazione parametrica aggiornata al 2013 sia fedele allo studio del 1999 e ne aggiorni i costi in maniera legittima ma rigorosa, senza false spese". 
 
In secundis, si è affrontato il tema del Tribunale in relazione alla tratta ferrata: "Al fine di pervenire ad una concreta ed oggettiva risposta alle esigenze di una comunità che chiede a gran voce il ritorno del treno, anche in virtù dello spostamento del Tribunale da Sala Consilina a Lagonegro (le due città sono collegate ferroviariamente dalla linea), sarebbe opportuno coinvolgere il ministro Maurizio Lupi e sollecitare il Governo affinchè tenga fede all’impegno preso con le parole dell’on. Rocco Girlanda. Quest’ultimo, in risposta congiunta alle interrogazioni degli onorevoli Bergamini (PDL) e Iannuzzi (PD), ha assicurato che il Governo avrebbe vigilato sulle spese e fatto il massimo per lo stanziamento dei fondi volti al ripristino della Sicignano-Lagonegro".
 
Infine, la nota si è conclusa con una riflessione ed un'esortazione che verrà presentata all'attenzione del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture entro il mese di ottobre: "Vista la situazione di perpetuo isolamento che vive il Vallo di Diano, è possibile e fondamentale attivare entro il 2014 con uno stanziamento di fondi e l’avvio dell’iter burocratico deputato al ripristino, quanto meno il tratto Sicignano-Polla (28 km) in modo tale da riportare in tempi brevi – secondo le cifre ragionevoli che dovranno uscire dalla valutazione di RFI – il treno nella provincia salernitana, in previsione del suo arrivo fino a Lagonegro".
 
Parentesi gradevole quella della consegna di un elaborato di un alunno della classe III C della Scuola Media di S. Arsenio, Simone Paternoster. Il ragazzo, sollecitato dalla sua insegnante a simulare una pubblicità progresso, ha argutamente collegato la necessità di progresso al regresso sociale che c'è stato nel Vallo con la chiusura della ferrovia, prendendo la stessa come oggetto del suo 'fotomontaggio'. Ed ecco cosa ha fatto: